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Origine e storia del gioco della roulette |
E’ impossibile stabilire come e quando sia nato il gioco d’azzardo ed ancora piu incerta l’origine del gioco della roulette che, per quanto ne sappiamo, da circa tre secoli affascina e fa impazzire i giocatori di tutto il mondo. Conoscendo la natura umana è facile intuire che i giochi di azzardo siano sempre esistiti, fin dalla comparsa dell’uomo sulla terra. Certamente le forme e le modalita di questi giochi dobbiamo ritenerle commisurate al periodo in cui ne parliamo. Possiamo tranquillamente immaginare che il pagamento della scommessa fosse imperniato sullo scambio o sul baratto in epoche piu remote. Giochi d’azzardo sono già descritti intorno al 2000 a.C. e con essi le prime forme di trucchi per vincere. Per quanto attiene al gioco della roulette, stranamente, le notizie storiche sono decisamente scarse e contrastanti nonostante la giovane età del gioco. Roulette è il diminutivo della parola francese ruota o rullo. L'idea base di questo gioco è antica. I legionari romani giocavano alla roulette con uno scudo che facevano girare sulla punta di una lancia. I contadini al posto dello scudo usavano una ruota di carro che facevano girare su un'asse verticale. Il gioco, chiamato fin da allora "Ruota della Fortuna", veniva praticato in una sua variante anche in India ed era chiamato "dado girante". Altri storici sostengono tuttavia che un monaco francese sia l’inventore della roulette per contribuire a rompere la monotonia della vita quotidiana del monastero. Altri sostengono che il gioco della roulette sia una modificazione di un vecchio gioco cinese di cui l'oggetto era organizzare 37 statuette degli animali "in un quadrato magico" di 666 caselle (non si riesce a sapere di piu sul metodo di gioco), giocato nel Tibet e finalmente dai monaci del dominio francese. Uno di questi monaci, si dice che, per trasporre le statuette nei numeri da 0 a 36 e per organizzarlo in modo migliore dispose le statue lungo l’orlo di una ruota. La storia delle origini della roulette rimane così protetta dal mistero. Dobbiamo dire che si hanno notizie di un gioco similare in Italia intorno al 500 denominato "girella". Vediamo ancora oggi, nelle feste paesane, girare una ruota che, fermando il suo ago sopra un settore, distribuisce il premio al fortunato acquirente di quel biglietto. Nel diciassettesimo secolo la roulette prese la forma attuale di un piatto diviso in sezioni, al posto della lancetta si cominciò a usare una pallina di avorio che segnava il numero vincente, e da un gioco di abilità divenne così un gioco di fortuna, divulgandosi negli ambienti aristocratici di tutta Europa. Infatti, nel 1657 il matematico francese Blaise Pascal inventa quello che è l’attuale meccanismo della roulette studiando i moti perpetui e i movimenti cicloidali ponendo di fatto le basi per lo studio del calcolo delle probabilità. Attorno al 1796 la roulette inizia a fare la sua presenza nelle sale da gioco francesi ma non nella forma attuale. Sono riportati i colori rosso e nero alternati e appare lo zero e il doppio zero. Nel 1810 il gioco viene esportato anche nei casinò degli Stati Uniti. Nel 1840 i fratelli Francois e Louis Blanc arrivano a Bad Homburg da Parigi e rilevano la casa da gioco. Due anni dopo, per vincere la concorrenza ed attrarre più clienti, i fratelli Blanc decidono di togliere il doppio zero dal cilindro. E' un successo strepitoso che costringe tutte le altre case da gioco ad adottare la roulette ad uno zero; la stessa che viene utlizzata oggi. Nel 1852 nasce il Casinò di Montecarlo da una idea del Principe Ranieri Carlo III, per rimpinguare le casse del Principato di Monaco sulla scia dei risultati strepitosi delle Sale da Gioco tedesche. In Italia fa la prima apparizione il Casinò di Sanremo nel 1905. Come mai che il gioco della roulette riscuote un così alto successo, di gran lunga superiore a quello di molti altri giochi certamente non meno interessanti? Senza dubbio il motivo del successo e della sua grande attrazione è dovuto al suo perfetto equilibrio delle combinazioni non disgiunto da una semplicità di apprendimento delle regole e soprattutto dal quasi perfetto rapporto tra puntata e vincita rispetto alle probabilità. Il perfetto equilibrio è alterato dalla presenza dello zero. Questa alterazione è riferita ovviamente ai giocatori. E’ infatti la presenza dello zero a stabilire il vantaggio del banco e a far si che il rapporto tra la vincita e la perdita non siano perfettamente equilibrato come avverrebbe se i numeri fossero solamente trentasei. La roulette rimane la regina dei giochi di azzardo. Essa merita pienamente questo appellativo considerando la grande variazione di combinazioni che offre. Per tale fatto, non solo i giocatori si sono appassionati del gioco della roulette ma anche importanti ed illustri matematici che, per lungo tempo si sono dedicati al suo studio cercando di carpirne i misteri. Spesso questi studiosi subirono umiliazioni e pubbliche accuse per interessamento a tale gioco, ritenuto a quei tempi frivolo, banale e scandaloso, che mai un uomo di scienza avrebbe dovuto prendere in considerazione. Fu invece lo spunto di questo scandaloso argomento che portò, nel corso di lunghi anni, alla scoperta di leggi matematiche che furono successivamente applicate allo studio di argomenti piu nobili. Vogliamo ricordare a tal proposito Giacomo Bernulli che, nel 1713 enunciava la scoperta della legge dei grandi numeri e, proprio partendo dallo studio dei giochi di azzardo e delle sue varie fenomenologie è nata in seguito la scienza del "caso". |