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La famosa "Legge del Terzo" |
Blaise Pascal, nato a Clermont in Francia nel Giugno del 1923, si dice che fù proprio lui ad inventare la Roulette. La leggenda narra che un suo amico giramondo tornato da un lungo viaggio nel paesi asiatici gli portò in dono una ruota della fortuna cinese. All'apparenza la ruota della fortuna cinese sembrava una macchina che sfornava una serie di numeri assolutamente incontrollabili e casuali, il suo spirito e la sua voglia di spiegazioni logiche lo porto a compiere uno studio approfondito sulle leggi e le forze che governavano sull'uscita di questi numeri casuali. Blaise Pascal apportò delle modifiche meccaniche a tale ruota in modo che nessun tipo di resistenza meccanica o attrito potesse influenzare la casualità dei risultati. Denominò la sua ruota Rouler da cui deriva oggi il nome Roulette. Dopo studi approfonditi sulla Roulette Blaise si convinse che doveva esisteva un flusso circolatorio dei numeri casuali che lui denominò cicli. Dopo diversi test analisi e controllo di tali cicli Pascal scrisse un trattato denominato Le proprietà cicliche delle combinazione nel calcolo delle probabilità. E' proprio da questi studi e dall'approfondimento di questi fenomeni fisici che Pascal elaborò una delle leggi più importanti del giuoco della Roulette: La legge del terzo. Secondo la legge del terzo elaborata da Blaise nel gioco della roulette in un ciclo di 36 colpi consecutivi sortiranno in media solo ventiquattro dei trentasei numeri in gioco, per il giocatore è importante conoscere bene questa legge con lo sviluppo dei suoi cicli da cui si può trarre importanti deduzioni a fini di previsione. Sebbene questa legge non offra garanzie assolute sulla vincita e molto semplice immaginare le infinite applicazioni di studio per lo sviluppo di nuovi metodi e sistemi di vincita alla roulette. Blaise Pascal morì alla giovane età di trentanove anni nel 1662 in un convento di Parigi. Al di là di ciò che si sente dire e che si è abituati a leggere, gli eventi casuali si evolvono rispettando poche ma fondamentali leggi. Una di queste appunto è la cosiddetta "legge del terzo", che ricorre spessissimo negli scritti dei vari studiosi. Ma cos’è la legge del terzo e cosa stabilisce? In breve, essa stabilisce che in un ciclo teorico relativo alla combinazione cui si fa riferimento, l’intera rosa degli eventi si distribuisce in ragione di 2/3 "si" ed 1/3 "no". Nel secondo ciclo, l’insieme delle combinazioni facenti parte del gruppo di quelle assenti nel primo ciclo, rispetta anch’esso la legge del terzo, vale a dire che i 2/3 usciranno ed 1/3 no, e così via per i cicli successivi. Ciò avviene ineluttabilmente, fatte salve piccole fluttuazioni insignificanti ai fini globali. L’enunciazione della legge è estremamente semplice come abbiamo visto, eppure si tratta di un principio alla cui base c’è l’essenza del calcolo delle probabilità, materia abbastanza ostica e per certi versi non facile da comprendere appieno. Sebbene questa legge non sia una garanzia assoluta, la sua costante apparizione ne fa una base valida per lo sviluppo di sistemi e metodologie. Sia sulle chance semplici che sulle chance multiple i sistemisti vanno alla ricerca dei numeri assenti (il terzo mancante) o delle ripetizioni dei numeri già usciti, sviluppando tabelle di riferimento per determinare il momento e il tipo di attacco. |