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  Sistemi o Metodi?
Per capire la distinzione è necessario considerare la struttura e il funzionamento del nostro gioco.
Se il procedere delle puntate è fissato matematicamente e i risultati dipendono unicamente dal verificarsi di uno o più eventi prefissati prima e, al verificarsi di questi, la vincita è conosciuta in anticipo e non varia, allora parliamo di un sistema; se invece le puntate sono variabili, come l'eventuale vincita, ma semplicemente seguono un ordine logico anziché essere fatte a caso volta per volta, allora stiamo applicando un metodo.
Il fondamento di molti tra i più famosi sistemi è matematico (o statistico) e per riuscire questi sistemi necessitano del formarsi di particolari permanenze (quelle appunto previste dal sistema) mentre i metodi sono basati su tattiche di gioco e possono ottenere il successo con svariate permanenze.
Innanzitutto non confondiamo un sistema di gioco con un metodo di gioco, e conseguentemente non definiamo "sistemista" un giocatore che è semplicemente ordinato e fedele al metodo che ha scelto.
Un sistema può essere definito tale solo se si fonda su un ragionamento matematico o statistico, su premesse oggettive, su deduzioni logiche e motivate: esso elimina completamente la discrezionalità del giocatore in ordine alle scelte, all'importo delle puntate, e al momento in cui farle, poiché tutto questo è già previsto e fissato all'interno del sistema stesso, costringendo il giocatore a una condotta predeterminata.

Un metodo è, invece, un modo di giocare, uno stile: il giocatore, ben lungi da una condotta prederminata, segue il suo istinto e l'estro del momento, ma lo fa in un modo predeterminato, cioè con puntate programmate.
Alla base del metodo non vi è nessun concetto matematico o statistico, non vi è nessuna previsione o calcolo delle probabilità, e quindi non può essergli riconosciuta nessuna scientificità, ma tuttavia sono milioni i giocatori nel mondo che seguono i più famosi metodi, motivati forse da una sfiducia generalizzata nei sistemi, o forse perchè sono alla costante ricerca di emozioni forti.
Un famoso detto apprezzato da questo tipo di giocatori sostiene con sottile ironia che l'utilità principale dei sistemi è quella di mettere chi li applica in condizione di "perdere scientificamente".

La scelta tra un sistema e un metodo dipende unicamente dalla nostra personalità e dai nostri obiettivi, ma di questo parlo più approfonditamente nelle sezioni seguenti.
Per facilitare la comprensione di che cosa sia un metodo proporrò qualche esempio scelto tra i più famosi.
Il "Paroli" consiste nel puntare 1 pezzo su una combinazione semplice e, in caso di vittoria, lasciare puntato il pezzo più la vincita: il più tradizionale è quello di tre colpi (la progressione è 1-2-4) e fornisce una vincita di 7 pezzi, ma può anche essere effettuato in due colpi (1-2) o in quattro (1-2-4-8), variando le vincite e, in modo inversamente proporzionale, i rischi connessi. E' chiaro che è molto più facile vincere due colpi consecutivi piuttosto che tre o quattro. Una variante per i giocatori più aggressivi è il cosiddetto "Paroli avanzato", nel quale si punta, oltre alla vincita, anche 1 pezzo in più al colpo aumentando di molto la vincita e i rischi: la progressione che ne consegue è questa: al primo colpo puntiamo 1, vincendo puntiamo 3 (1 + 1 vinto + 1 aggiunto di tasca nostra), vincendo puntiamo 7 (3 + 3 vinti + 1 aggiunto), vincendo anche il terzo colpo ritiriamo un capitale di 14 pezzi con una vincita di 11.
Il metodo forse più conosciuto è giocare per la serie o, come si dice in Emilia, giocare "a filotto": si punta a massa uguale (sempre lo stesso importo) sul colore appena uscito e si continua fino alla rottura (cioè quando cambia), poi si passa all'altro e così via: se si forma il "filotto", cioè una serie di rossi o neri consecutivi, allora si vince 1 pezzo ogni colpo meno 2 (il primo e l'ultimo).

Visti i metodi e le loro caratteristiche, si può capire che ben altre sono le conoscenze, e ben più profondi i ragionamenti, che stanno alla base dei "sistemi": questi, come si è detto, presuppongono la validità delle scienze matematiche o di quelle statistiche, e la loro utilizzazione per prevedere l'andamento futuro dei colpi della Roulette e per il loro migliore sfruttamento.
Insigni scienziati del passato si sono dedicati all'argomento con passione e aspettative, conseguendo poi la fama e i riconoscimenti meritati non in questo campo ma in altri ben più importanti e seguiti.
Sarebbe qui troppo lungo descrivere i sistemi classici poiché il loro numero è considerevole, ma un consiglio buono è l'apprendimento di tutti quei metodi e sistemi che sono i fondamentali rudimenti per chiunque si appresti ad affrontare sistematicamente il gioco: la conoscenza dei sistemi classici, studiati da grandi scienziati del passato, è infatti basilare per costruirsi un proprio sistema o anche soltanto per poter capire a fondo la meccanica che sta alla base di un sistema acquisito e studiato da altri, e poterla poi applicare correttamente e con successo.
Alla luce di quanto esposto cade dunque la distinzione tra un buon sistema e uno cattivo: se per cattivo si intende un sistema che contiene errori nell'applicazione delle leggi matematiche o di interpretazione dei canoni statistici allora non si può nemmeno definirlo un sistema; se questi errori invece non sono presenti allora potremo concludere che i sistemi sono in un certo senso tutti uguali, hanno cioè tutti la stessa validità scientifica.
Ogni giocatore aspirante sistemista sceglierà quindi fra i tanti quel sistema che più gli si confà in base vuoi alle sue disponibilità economiche, vuoi al suo temperamento, o ai suoi obiettivi, o semplicemente ai suoi gusti. Se poi il giocatore approfondirà le sue conoscenze potrà poi mettere a punto un suo proprio sistema, o adattare in maniera personale il sistema di qualcun altro, in modo da realizzare esattamente i propri obiettivi, rispettando anche i propri aspetti caratteriali e psicologici.